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Sarah Spinazzola: Il Mio Regalo Sei Tu

Ecco l'immagine del libro di Sarah Spinazzola
Note Libro
1a edizione: Milano, 2012
Versione recensita: Marcos Y Marcos, 2012
ISBN 9788871686301, 288 pagine
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 Com'è quest'esordio?

Il Mio Regalo Sei Tu è il romanzo d’esordio per Marcos y Marcos di Sarah Spinazzola, che abbiamo conosciuto in occasione del festival Book City Milano 2013; più specificamente, durante l’incontro “Libri e Genia” presso il Bistrò del tempo ritrovato, in cui quattro giovani autori (Vanni Santoni, Maurizio Matrone, Christian Mascheroni e Sarah Spinazzola) hanno raccontato la propria genealogia letteraria. La scrittrice milanese (dalle origini pugliesi, se questo romanzo è almeno un po’ autobiografico come afferma nella premessa) ci aveva colpito per aver considerato come formative alcune letture piuttosto ricercate e di qualità (in primis le Opere complete di Learco Pignagnoli di Daniele Benati, un lavoro che compare anche fra le citazioni del romanzo che recensiamo qui).

Sarah Spinazzola (autrice anche di racconti pubblicati dalla travagliata BCD nella raccolta “Scontrini”) narra la storia della giovane Lidia, una ragazza dei nostri giorni che non ha mai conosciuto il padre - ovviamente idealizzato - fino ai diciott’anni. L'uomo, un giornalista televisivo dotato di un certo carisma, sconvolge la vita della ragazza accettando di farne finalmente parte. E’ un peccato che quella che sembra una bella storia di ricongiungimento si trasformi presto in un sogno kitsch, perché il giornalista ha un carattere in realtà molto poco ideale: narcisista e sentimentalmente instabile, tradisce le aspettative della giovane facendosi protagonista di amorazzi (raccontati con una gradevole comicità) e, soprattutto, descrivendo la madre della protagonista come una violenta alcolizzata. Lidia, insomma, si rende conto - come spesso accade per gli amori che nascono prima come ideale e poi come realtà - che la propria ricerca della figura paterna le ha fatto dimenticare l’importanza del rapporto con la madre, che dovrà riconsiderare.

Scritto dal punto di vista di una ragazza diciottenne, il romanzo ha un’impronta piuttosto fresca e si legge con facilità (una caratteristica che gli esordienti spesso trascurano, ma che probabilmente non è stato sottovalutato da Marcos y Marcos, che ha lavorato con l’autrice per nove mesi prima di pubblicare il testo).

Questo spensierato punto d’osservazione tardo-adolescenziale rischia però di rendere l’analisi caratteriale un po’ superficiale. Per esempio: Gian, il padre della protagonista, è descritto con perizia e anche un certo humour, ma manca di spessore; i motivi di alcuni suoi comportamenti si possono desumere, altri proprio no. In certi punti il testo è un po' autoreferenziale, piuttosto che autobiografico: non abbiamo capito, per esempio, il motivo del riferimento al saggio di Marcello Simonetta.

Ci aspettiamo da Sarah Spinazzola un prosieguo di carriera in cui si osservino la stessa leggibilità e pari verve comica, ma in cui faccia capolino anche un’analisi dei personaggi ancora più approfondita.

 Qual è il giudizio?

Le nostre impressioni (il giudizio può essere uno dei seguenti: da migliorare / sufficiente / buono / ottimo)

Profondità personaggi: buona
Proprietà lessicali: ottima
Originalità: buona
Scorrevolezza: ottima

 Dove trovarlo?

Marcos Y Marcos »

o...

 Info Autore

Immagine Sarah Spinazzolai
(da MarcosYMarcos.com)
Sarah Spinazzola è nata a Milano nel 1983. Da piccola aveva le idee molto chiare; verso i dieci anni le idee si sono confuse un poco, lei ha cominciato a vestirsi di nero ed è diventata timida. Poi ha scoperto che la timidezza non serve e, tra nebbie, misteri e improvvisi colpi di scena ha ricostruito la mappa della sua famiglia variegata. Così ha potuto stabilire, come nelle migliori mappe: Io ora sono qui. Sono qui, e voglio scrivere. E per poter scrivere davvero, ha letto, provato, chiesto, telefonato, imparato, ricevuto dei no, poi dei sì, e finalmente ha pubblicato racconti nell'antologia Scontrini. Racconti in forma d'acquisto, e nell'«Accalappiacani», settemestrale di letteratura comparata al nulla.
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