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Marco Malvaldi: Argento Vivo

Ecco l'immagine del libro di Marco Malvaldi, Argento Vivo
Note Libro
1a edizione: Palermo 2012
Versione recensita: Sellerio 2013
ISBN 9788838930799, 272 pagine
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Voto finale (trama, personaggi, stile) = 6,9

Premessa

Era da un po' che non si vedeva un testo come Argento Vivo di Marco Malvaldi, ovvero: scanzonato ma dotato di un ottimo stile e – perché no? - divertente.

Non si tratta del nostro genere preferito, ma siamo convinti che nel panorama letterario nazionale non possa mancare questo tipo di scrittura “disimpegnata” di qualità. Marco Malvaldi si prendere l'onere; la classifica di vendite di ottobre 2013 gli rende un onore tutto sommato meritato.

Trama

Come nelle migliori opere del primo Benni e del più famoso Pennac (che a noi non piace né quanto Malvaldi, né quanto Benni, e poi dicono che siamo esterofili), in questo Argento Vivo vivono più storie che s'intrecciano nei momenti più inaspettati, con effetti comici.

Il trait d'union fra le varie trame è rappresentato da una serie di furti grazie ai quali la vita degli uni si unisce all'improvviso a quella degli altri. Uno dei crimini permette poi di presentare una storia nella storia: uno degli oggetti rubati è un PC che contiene l'unica copia di un certo romanzo grazie al quale si capiscono: Non anticiperemo nulla del finale, ma dobbiamo asserire che non è all'altezza della prima parte del romanzo. E' vero che c'è una soluzione, ma a noi è sembrata un po' affrettata e non ci è parso che tutte le sottotrame abbiano ricevuto la giusta attenzione.
voto trama: 7,5

Personaggi

In un romanzo “leggero” come questo, i personaggi sono obbligati a essere poco ordinari. Abbiamo infatti giocatori di golf, scrittori, malavitosi, impiegati molto sfigati. Non ci si aspetti una profonda analisi psicologica delle personalità, ma sicuramente si avrà un resoconto in lungo e in largo di come queste si rapportano alle storiacce che succedono. In questo tipo di romanzo, non è richiesto nulla di più, nulla di meno.
voto personaggi: 6,0

Stile

Marco Malvaldi possiede un ottimo senso del ritmo comico. In realtà, la primissima parte del romanzo è un po' complessa e si fatica a fare propri tutti gli intrecci. Con l'incedere delle pagine, tuttavia, le cose si fanno più facili e si viene felicemente rapiti dagli eventi. L'autore è abile a inserire – pur in un contesto giocoso – alcune sottotrame più impegnate, legate al rapporto fra l'autore e l'opera. In particolare, c'è una sottotrama di meta-letteratura trattata con una leggerezza di cui pochi sarebbero capaci.

E' un peccato che, come anticipavamo nella sezione “trama”, le varie storie terminino con un po' di fretta, come se non si fosse voluto rendere il volume troppo corposo (forse l'editore ha tagliato troppo?)
voto stile: 7,0

Note Finali

Come direbbero gli inglesi, il genere di Malvaldi non è la nostra “tazza di té” e qui forse potremmo fare a meno dei suoi libri, come quelli di Benni e (a maggior ragione) quelli di Pennac. Questo sito nasce però come critica lettararia “sopra le parti” (come se si potesse...) e possiamo assicurare che Malvaldi ha scritto il romanzo adatto per chi desidera avere sotto i denti storie ben congegnate, che creano un mondo immaginifico e fatato in cui perdersi non genera traumi ma una bella risata.
Voto finale: 6,9
Foto di Marco Malvaldi
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