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Cosimo Argentina: Per Sempre Carnivori

Ecco la copertina del libro Per Sempre Carnivori
Note Libro
1a edizione: Roma 2013
Versione recensita: Minimum Fax 2013
ISBN 978-88-7521-469-2, 190 pagine
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Voto finale (trama, personaggi, stile) = 7,33

Premessa

Non saremo molto obiettivi nel valutare questo testo: l'autore, come alcuni di noi, viene dalla città dei due mari e, ancora come noi, ha abbracciato la regione lombarda senza dimenticare la ricchezza del vocabolario della città d'origine.

Il riuscito contratto fra italiano e tarantino è uno dei punti di attrazione del testo. Come molte parlate meridionali, quella pugliese è più cauta e meno diretta di quella nazionale. Per esempio, cerca di evitare il compromettente complemento oggetto e lo rimpiazza con un meno pericoloso complemento di termine (il pugliese dirà voglio a questo invece di voglio questo, in singolare contrapposizione al lombardo che invece oggettivizza più che può: ha bisogno qualcos'altro? si sentirà dal fornaio di Brera, in luogo di ha bisogno di qualcos'altro?). La gradevolezza di questo libro è data in parte dalla contrapposizione fra il lessico lento, indiretto, e la fame di vita dei protagonisti, che non si fanno fermare da una lingua assolata e pomeridiana e si cacciano in situazioni a volte piccantucce, a volte decisamente pericolose.

Trama

Come spesso avviene del bildungsroman (a dire il vero, i protagonisti non sono ragazzini ma, dato l'innalzarsi dell'età occidentale in cui si viene considerati adulti, propendiamo per parlare di un romanzo almeno in parte di formazione), questo testo racconta episodi di vita quotidiana, magari non sorprendenti né insoliti, ma che permettono di capire come la gente cresca e si evolva (o regredisca. Insomma: cambia).

Sono raccontate le faccende di un gruppo di professori di una scuola di Ginosa (provincia di Taranto), dove lavora il protagonista Polonia, alter-ego dello scrittore (che di cognome fa Argentina). Più che la vita professionale del gruppo (formato da uomini piuttosto impulsivi e da donne più ritrose, ma non passive) è in rilievo la vita affettiva. Ci pare che il titolo "per sempre carnivori" si riferisca alla necessità dei protagonisti di addentare l'esistenza quando è ancora vitale. Insegnare in una scuola superiore, scopriamo da questo testo, permette di vivere esperienze non da poco: fra colleghi vi sono forti tensioni amicali e amorose; con gli studenti c'è un dialogo per nulla sterile, bensì umano, a volte troppo umano (non disperate: non siamo gli unici a riferirci a Nietzsche, a proposito del libro.) Insomma, non succede nulla di eclatante (tranne alla fine, ma non anticiperemo cosa), ma quello di ordinario che accade è più che sufficiente affinché lo scrittore esponga efficacemente la propria versione dell'umanità.
voto trama: 7,0

Personaggi

Argentina/Polonia è uno dei pochi scrittori italiani contemporanei uomini che sappiano delineare decentemente i personaggi femminili. Certo, i maschi gli riescono meglio. I tre protagonisti uomini vivono nel romanzo una coesione molto credibile, e che a tratti riesce a intimorire: non a caso, Argentina/Polonia utilizza a un certo punto un linguaggio che rimanda ad Arancia Meccanica (...Ludovico Van).

Nonostante la migliore descrizione dei maschi, comunque, è nelle interazioni fra uomini e donne che il romanzo comunica di più. Le ragazze del libro non rivelano necessariamente tutto quello che passa per la loro mente (questo sembrerebbe rispecchiare la difficoltà per la donna del Mezzogiorno di confessare le proprie pulsioni, ma potrebbe anche derivare dall'incapacità dello scrittore di raccontarle); ciononostante, gli obiettivi delle donne sono chiari e viene esposto validamente come intendono perseguirli.

Argentina/Polonia è molto abile a descrivere la gente e non c'è un punto del volume in cui si possa pensare che un protagonista non sia verosimile. Si deve forse fare eccezione per Polonia stesso, che a un certo momento si lascia andare a un rapporto che speravamo snobbasse, ma magari lo scrittore ci può dire che la cosa descritta è successa davvero e non può essere considerata fuori luogo (sempre ammesso che la realtà possegga per definizione i requisiti di credibilità richiesti alla letteratura).

voto personaggi: 7,0

Stile

Argentina/Polonia utilizza un italiano arricchito da termini dialettali e zeppo di divertenti solecismi regionali. In pratica, scrive con l'italiano che si parla nelle città. Apprezziamo questa scelta (piuttosto coraggiosa, visto che il tarantino non è accessibile o noto come il siciliano di Camilleri) però crediamo che qualche nota a pie' di pagina non avrebbe guastato. Per esempio, non siamo convinti che il regionale "fa' che" sia facilmente riconducibile al nazionale "come se". E, sinceramente, quanti capiranno cosa sia lo jazzo?

Il libro ha comunque un grosso pregio: benché ambientato in provincia e scritto nell'italiano della provincia, non cede mai alla tentazione di rappresentare i fatti locali come inestricabili dalla realtà in cui avvengono. L'attenzione è sulle persone più che sui luoghi, benché la provincia sia popolata da sirene che spingono alcuni a vantarne l'irripetibilità. Argentina/Polonia non cade mai nel tranello.
voto stile: 8,0

Note Finali

Ripetiamo che siamo di parte, condividendo le origini di Argentina/Polonia. Questo non ci trattiene dallo scrivere che il romanzo in questione è uno dei più credibili prodotti nel nostro Paese da tempo. Ha qualche sbavatura (ripetiamo, la storia di Polonia e della studentessa è un po' brusca, e lo diciamo benché in questa sede non si cerchi di essere politically correct). Tuttavia, se il romanzo italiano ha bisogno di una scrittura reale, intensa e verificabile, qui la trova.
voto finale: 7,33
Foto Cosimo Argentina
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