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Daria Bignardi: L'Acustica Perfetta

Copertina di l'Acustica Perfetta
Note Libro
1a edizione: Milano 2012
Versione recensita: Mondadori 2012
ISBN 9788804616214, 204 pagine
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Voto finale (trama, personaggi, stile) = 5,00

Premessa

Brava e simpatica giornalista, Daria Bignardi ha scritto un libro, L'acustica perfetta, soprendentemente banale, soprattutto in considerazione della sua intelligenza e della sua arguzia. Se il desiderio della giornalista è davvero quello di dedicarsi alle Lettere - e tramandare qualcosa scritto nella nostra lingua - è meglio che si fermi un attimo a riflettere e riprovi con diversi presupposti.

Trama

Viene raccontata la storia (non scriveremo se a lieto fine o meno) di una coppia messa in crisi dalla fuga improvvisa della componente femminile, madre peraltro dei tre figli della coppia.

Parliamo di una ménage per niente banale: il marito (Arno) è un apprezzato musicista innamorato delle note; la moglie (Sara) è una donna profonda che cerca di rifuggire a bassezze e ripetitività della vita quotidiana.

Proprio l’insoddisfazione causata dalla vita di tutti i giorni pare essere la causa della fuga della signora. Arno si deve dare da fare per capire dove sia fuggita e perché. E' così che scopre di aver vissuto un rapporto insincero, in cui la moglie gli ha omesso accadimenti del proprio passato che hanno contribuito a crearne il carattere schivo e infine fuggiasco (dal sentirsi responsabile della morte di una ragazzina, avvenuta invece per un incidente, all’essere invaghita del migliore amico di Arno). .
voto trama: 4

Personaggi

I personaggi principali sono dipinti con decenza. Alcune loro caratteristiche sembrano un po’ tagliate con l'accetta (Sara, per esempio, deve mostrare necessariamente un lato segreto che poi svela puntualmente poco d’intrigante), però hanno una certa evoluzione. Non sono molto bravi a comunicare: forse l'autrice vuole simulare il distacco fra le persone... tuttavia ogni informazione appare solo accennata, secretata; sembra che nessuno capisca mai nulla dell'altro anche su questioni semplicissime.
voto personaggi: 5

Stile

La Bignardi è una brava giornalista e lo stile non è il difetto di questo libro. La lettura scorre e non si perde in dettagli insignificanti. Qualche difficoltà può essere recata dal fatto che il racconto della storia dei due coniugi non segue un percorso cronologico classico. Ci sono parecchi salti fra i momenti diversi dell'esistenza dei due; in alcuni tratti quest'effetto è meno felice si fa fatica a stare dietro agli accadimenti.

I dialoghi sono spesso slegati perché devono sostenere una trama a sua volta priva di relazioni causa-effetto credibili. Risulta quasi comica la lettera scritta dal marito rassegnato alla fuga della moglie con il migliore amico di lui... ci credi se ti dico che ti ringrazio?... è costretto a scrivere il poverino. Chiaro che non ci crede nessuno. Probabilmente neanche la scrittrice.
voto stile: 6

Note Finali

Questo testo riecheggia in maniera buffamente esasperata i temi che la giornalista tocca nei salotti che conduce in TV. E' probabile che chi ama la lettura, o la giornalista, rimarrà deluso dall’occasione sprecata da chi ha scelto una scorciatoia troppo facile per tornare sugli scaffali delle librerie.
voto finale: 4,67
Foto Daria Bignardi
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