Questo romanzo di facile lettura è illustrato (da tuono pettinato) per i ragazzi ma ammicca agli adulti, un po' come sapevano fare le opere di Calvino e del Dottor Seuss.
L'autrice è capace d'introdurre argomenti importanti (e addirittura una propria filosofia di vita... ma non lo fanno forse tutti gli scrittori?) con ammirabili leggerezza ed equilibrio.
Benché il libro sia organizzato come una fiaba e la protagonista sia una ragazzina, sembra che l'autrice abbia saputo riassumere (trasformandole nelle avventure di una bimba poi adolescente) le esperienze e gli insegnamenti più fertili della propria esistenza fin'ora.
Trama
Siamo in una terra fiabesca, nella quale nasce una principessa che fin dal primo vagito dimostra di essere "Qualcosa di troppo" (è il suo nome).
La bimba ha una voglia di vivere che si può definire esagerata. Non riesce mai a essere contenta con quello che rasserena gli altri ragazzini.
Un lutto la costringe però a confrontarsi con un universo che non è disponibile a dare "troppo".
Saranno uno scapestrato "Cavalier Niente", una "Madama Noia" e alcuni pretendenti al trono (tutti con qualcosa di "particolare") a farle capire che il segreto della serenità sta nell'equilibrio.
voto trama: 7
Personaggi
Ognuno dei personaggi della fiaba di Chiara Gamberale ha connotazioni ben definite. La protagonista è volitiva e non si fa sfuggire un'esperienza di vita.
Grande simpatia suscitano i personaggi che plasmano la filosofia della ragazzina, a cominciare dal Cavalier Niente, che non si riesce mai a cogliere in fallo.
L'unico carattere che ci è parso poco congegnato è quello del Re-padre, che rimane troppo (come Agamennone per Elettra?) distante e non si comprendono la sua umanità e il suo livello di empatia.
voto personaggi: 7,0
Stile
Il fascino del libro sta nello stile piuttosto originale nello sterile panorama letterario contemporaneo, italiano e no. La scelta della fiaba illustrata (con morale piuttosto adulta) è coraggiosa e tutto sommato ripaga.
voto stile: 7,5
Note Finali
Chiara Gamberale e Longanesi mostrano una buona dose di coraggio nel proporre un libro originale e dalla collocazione non semplicissima.